4CHIACCHIEREdaBAR – Rotonda-Casarano 0-0
Uno stadio, il Di Sanzo di Rotonda, completamente circondato da picchi montuosi e nebbia che ricorda quello di Puebla a Mexico 70 dove l’Italia disputò un girone di qualificazione a 2.200 metri di quota.
Ma nonostante la suggestione dei luoghi e la danza circolare disposta per i biancoverdi da mister Napoli, il Casarano respira bene e ogni tanto si rende pure pericoloso.
Il tema tattico è quello che ci si aspetta in un match tra una squadra in gran salute e l’altra a caccia di una identità già sfigurata dalle squalifiche oltre che dall’infermeria.
Rotonda preciso, tonico, tatticamente ordinato al limite del banale e rosso-azzurri che difendono (e ripartono) senza mai lasciarsi andare ad eccessi agonistici. Segno che lo spogliatoio delle serpi assimila i propri errori.
Nella ripresa il Casarano, grazie alla superiorità numerica maturata per l’espulsione di un giocatore potentino, mangia al Rotonda 20 preziosissimi metri di terreno di fronte all’area di Ianni consentendo lunghe fasi di possesso al proprio centrocampo e pure qualche ghiotta proiezione offensiva.
Su un campo così difficile, quando perfino le quote degli allibratori prevedevano vincite striminzite per il risultato “over”, non è facile uscire indenni soprattutto dopo che l’inclemenza delle condizioni meteo, di colpo, si è resa protagonista con un temporale da diluvio universale che, insieme al sole ha spento pure le velleità iniziali del Rotonda.
Un punto prezioso, maturato con i rincalzi, per tenere viva la corsa verso la tranquillità di una squadra che, per impegno e dedizione, continua a crescere nel cuore dei tifosi.
Avanti così magico Casarano. Un saluto a tutti i tifosi.
Michele Chionna & Agostino Convertino