4CHIACCHIEREdaBAR – Casarano-Molfetta 1-1
I rettili, a un certo punto della stagione, cambiano pelle con la muta. Non sfuggono a questa regola di natura le serpi rosso-azzurre del Casarano che si presentano allo scontro diretto col Molfetta con mezza squadra rinnovata.
Con una buona dose di coraggio, la società ha sacrificato qualche pezzo buono dell’argenteria per una svolta pragmatica: insistere nella linea verde con giocatori cosiddetti “di ruolo”, acquisti finalizzati a compensare esigenze tattiche precise più che ad elevare il tasso tecnico complessivo.
La gara è fondamentale per staccare il gruppone della sofferenza e il Casarano dimostra subito buona volontà. Ma il Molfetta è bromuro purissimo con ripartenze sempre più rare e nessun atleta oltre la linea della palla: doppio strato difensivo in trenta metri e padroni di casa costretti ad uno sterile giro palla che caratterizza la prima frazione di gioco.
La ripresa si trascina sulla falsariga del primo tempo, col solito rigore interplanetario negato ai rosso-azzurri (ma non è certo una notizia), con interminabili rimpalli d’alta quota da una parte e dall’altra e la consapevolezza che posizioni, distanze e competenze dei singoli sono da reinventare di sana pianta.
Nel frattempo il Molfetta, una squadra che non si sblocca al goal nemmeno col confetto Falqui, siglava il gollonzo che non ti aspetti su un discutibile calcio di punizione a favore degli ospiti.
È apparsa evidente l’assenza di un giocatore capace di cambiare prospettiva al gioco come Batman-Pipistrelli che si spera possa rientrare al più presto nei ranghi rosso-azzurri.
Ci vuole pazienza, forse pure un po’ di buona sorte ma soprattutto cieco amore per i colori del cuore. Un saluto ai tifosi rosso-azzurri e non dal nostro immaginifico bar.
Michele Chionna & Agostino Convertino