Il tifo è una fede mossa dalle emozioni del cuore. Ma seguire il Casarano, quest’anno, comporta anche profondi riflessi di tipo epatico. Perché quando si assiste a scene come quelle vissute nel primo tempo del derby Matino-Casarano è il fegato a sopportare le pressioni maggiori. Il solito, ormai tradizionale gol a freddo subito nei primi minuti di gioco (per di più su rigore) e un rigore a favore fallito da Prinari sembrano il trailer della partita di mercoledì scorso contro la Casertana vinta in dispendiosa rimonta. Ma come sempre, la squadra di Monticciolo si dimostra un team di valorosi gladiatori al limite del miglior sadomaso. E mentre il match decolla sul piano del ritmo, emerge la figura dell’arbitro Senthuran Lingamoorthy che ignora certe paturnie pallonare legate alla delicata atmosfera dei derby. Autorevole e senza mai scomporsi in posture di coreografica autorità, il genovese assegna altri due rigori a favore del Casarano e infligge pure l’espulsione di un avversario. Il neutro di Ugento si colora di cartellini gialli che fioccano come mimose l’8 marzo e la partita sprofonda nella confusione. Mister Monticciolo gestisce le energie e qualche furore di troppo tra le serpi e cambia fisionomia alla formazione per gestire il vantaggio con un opportuno presidio del centrocampo e qualche rara folata offensiva. Non elegantissimo da vedere ma finalmente funzionale ai tre punti che spingono i rosso-azzurri fuori dalla zona critica dei play-out. Nulla è ancora computo se si pensa che il prossimo avversario (in casa) sarà il Lavello che sembra rispondere bene alle sollecitazioni del calendario: impegno non facile da superare senza l’ausilio dei meravigliosi tifosi casaranesi. A loro il più caloroso arrivederci da Michele Chionna e Agostino Convertino.
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