Il buon momento del Casarano offre suggestioni inconfessabili a Mister Monticciolo che però non si fa prendere la mano. Si presenta al cospetto dei leoni altamurani con saggezza tattica e turn-over per gestire al meglio muscoli & sinapsi ed evitare di assomigliare a quei criceti che si dannano l’anima nella ruota senza una vera meta. Superata con disinvoltura la maledizione dei gol subiti a freddo, il Casarano si adegua alla partita accorta dei padroni di casa, fronteggiati senza patemi d’animo, fino a raggiungere l’estasi della “regola aurea” ovvero l’etica della reciprocità: dopo una gragnuola di gol subiti in situazioni rocambolesche il team Monticciolo si toglie lo sfizio di un gol su calcio d’angolo con Gianmarco Rizzo che ribadisce un pallone di rientro. È un segnale di ulteriore crescita per le serpi 2.0 (l’era Monticciolo) che non sono solo buona volontà e furore: sanno sedimentare l’esperienza e imparano dagli errori commessi. Quando a questi valori si sarà allineata la migliore valenza tattica il tifo casaranese potrà tirare un sospiro di sollievo e perché no? togliersi qualche soddisfazione di prestigio. Il gol del pareggio altamurano è anch’esso figlio della “maledizione della bandierina gialla” che, al punto in cui siamo, comincia a fare seriamente statistica e potrebbe divenire oggetto di studio infrasettimanale. Del resto Iannì ha fatto quello che ha potuto smanacciando in bocca ad uno dei ben tre saltatori avversari che nel fotogramma fatale appaiono indisturbati. Il pareggio, anche per la pressione che il Team Altamura ha impresso al match nella ripresa è comunque equo oltre che prezioso più che per il punto per il modo in cui è stato onestamente ottenuto. Il Casarano è uscito dalle colonne d’Ercole della zona play-out ma già domenica 6 marzo deve superare lo scoglio Bitonto, impresa tutt’altro che facile. Ma questa squadra, nella sua splendida incoscienza e con l’aiuto della sua tifoseria, può realizzare qualunque impresa.
Michele Chionna & Agostino Convertino