Non si avvera la “profezia delle quattro vergini” della zona alta della classifica nel girone: Casarano, Brindisi, Fasano e Nardò viaggiano, imbattute, nelle zone alte della classifica ma la leadership arride al pragmatico Barletta, matricola terribile del girone H, e alla quotata Cavese.
Su cinque partite hanno perso solo una volta ma i pugliesi hanno siglato le loro vittorie sempre sull’1-0. È una delle possibili chiavi di lettura della quinta giornata in cui le Serpi hanno ospitato una spinosa Nocerina scontando le scorie del derby del Salento contro il Brindisi.
I rosso-azzurri avrebbero voluto porgere un bel regalo di compleanno a mister Costantino: il nostro bar si accomuna ai festosi auguri della comunità sportiva, che aveva imbandito la tavola della festa con un 4-3-2-1 per mantenere intatta l’identità della squadra priva dello squalificato Strambelli.
A conti fatti, le prerogative dei rosso-azzurri restano immutate dopo solo 5 giornate. Resta da capire chi, nel pacchetto delle “quattro vergini”, riuscirà a rimanere illibata nella buona pratica del “primo: non prenderle” che resta un caposaldo di questi difficili terreni di gioco.
Quattro le segnalazioni imprescindibili:
1) il ritorno al goal di Burzio con un pregevole “scavetto” dopo una fuga solitaria;
2) la continuità di Baietti a difesa dei pali nostrani e l’assoluzione perché “il fatto non costituisce reato” sul tiro satellitare di Mancino;
3) la storia infinita dei pali e traverse colpiti dalle serpi;
4) la curva del Capozza “sold-out” come ai tempi d’oro.
Il Casarano procede compatto lungo il percorso che coach Costantino ha disegnato senza pensare al ricorso avanzato dal Casarano per ridurre la squalifica di Strambelli. Ma alla luce del ritorno in panchina del DS Montervino, non sarebbe male affrontare l’Altamura nelle migliori condizioni possibili.
Un saluto a tutto gli avventori del nostro immaginifico bar. FORZA CASARANO!