Con la chiara intenzione di sorvolare il centrocampo avversario, i rosso-azzurri manovrano di finezza nella propria tre-quarti con proposte lunghe ben gestite dalla prima linea salentina.
In una di queste occasioni il Casarano ritocca anche la speciale classifica dei legni, di cui è leader mondiale, con Cannavaro invitato a un delizioso pallonetto che colpisce la traversa. Dura dieci minuti poi il team dello squalificato Costantino – sostituito dal vice Morra – copre ogni possibile spazio di ripartenza dei lucani impadronendosi dell’area avversaria.
Un brivido alla mezz’ora esatta per un pallone che da innocuo stava per diventare letale per un grossolano errore di controllo del portiere Carotenuto. Nuova falla difensiva al 38’ con Ferrara che guarda il portiere delle serpi nel bianco degli occhi ma Carotenuto, in uscita disperata, conferma di avere piedi buoni con una ciabattata che rimedia a un errore da matita rossa per il nostro centrocampo.
E appena due minuti dopo il Matera, con azione identica alle precedenti, va in vantaggio col solito Ferrara che penetra la babele casaranese, risucchia Carotenuto in un’altra gita domenicale fuori porta e lo trafigge con una felpata parabola a mezza altezza.
Nel secondo tempo, ottavo minuto, lo chef della casa salentina Strambelli serve un dessert su punizione extraterritoriale dalla trequarti che, ça va sans dire, colpisce l’incrocio dei pali. Ma finalmente al decimo il felino Alessandro Gatto – nomen omen – rimasto a presidiare la sguarnita difesa avversaria su una beffarda palla avvelenata, entra in area palla al piede e segna.
Il Matera però ha compreso perfettamente che l’ottobrata casaranese scopre le serpi deconcentrate e ne approfitta ancora al 18’: su un perfetto traversone da destra, Piccioni svolazza leggiadro nella voliera rosso-azzurra, impatta col lobo frontale e la butta dentro.
Al 23’ coronarie alle stelle col pareggio di Barbetta che raccoglie e corregge la traiettoria di un drive profondo che attraversa l’area e gli arriva sul destro per un comodo tap-in.
Due punti persi o uno guadagnato? Probabilmente uno guadagnato per essere andati sotto per ben due volte e costretti a precipitose rimonte. Per aver fallito molte occasioni da rete. Per aver consentito al Matera, nel quarto d’ora finale, di riaffacciarsi pericoloso dilapidando un patrimonio di autorevolezza fin qui faticosamente costruito.
Avanti senza drammi.