La coerenza di mister Costantino sta tutta nel tabellino delle formazioni: il Casarano affronta il delicato confronto col Fasano con una linea avanzata che ispira talento ed esperienza al cospetto di un avversario che ticchetta come un orologio di precisione, con schemi che evidenziano ed esaltano la personalità della squadra.
Non casualmente, il primo quarto d’ora registra la supremazia territoriale degli adriatici con le serpi in contenimento e ripartenza. Il Fasano vuole fare la partita ma è consapevole che non potrà concedersi sbavature. I rosso-azzurri infatti si infiltrano negli spazi laschi concessi dal team di Ivan Tisci per produrre gioco brioso con lunghissimi e insistiti traversoni, preferibilmente dalla trequarti sinistra.
E in trenta minuti abbiamo visto tutto: purtroppo anche la bella occasione sprecata da Saraniti giunto sbilanciato a due passi dalla porta avversaria su invito sontuoso di Parisi, una fatalità dalle conseguenze inimmaginabili.
È infatti la fatalità a spezzare il sottile diaframma psicologico che incorniciava i continui capovolgimenti di fronte. Un penalty “non indispensabile” provocato da Bocchetti e realizzato da Corvino, non solo concede il vantaggio ai padroni di casa ma squarcia in due le convinzioni dei nostri frustrandone ogni velleità di remuntada che fino ad oggi ha fruttato l’imbattibilità.
Il contraccolpo è tale che solo due minuti più tardi, con un’azione filtrante “allo stato dell’arte”, il Fasano inebetisce le belle statuine salentine trapanate da un Battista con le eliche nelle scarpe. Imbeccato da Corvino in stato di grazia, entra in corsa in area e randella con un diagonale degno di una sequenza di Fibonacci.
Nonostante la buona volontà dimostrata nella ripresa, il Casarano non riesce nell’ennesima impresa per la scarsa vena dei suoi uomini chiave, soprattutto in fase di progettazione e ovviamente realizzativa. Subisce la verve dei fasanesi, rapidi-fantasiosi-tonici, che incassano una vittoria meritata.
Il Casarano deve ripensare se stesso per mantenere il passo di una classifica e di un girone che, come sempre, produce faglie ed equilibri strano. Il Casarano è a ridosso della zona play-off e fortunatamente il campionato è ancora lungo. Come lunghissima sarà la settimana di dibattito che riaprirà i cancelli del Capozza al fanalino Puteolana.