“Rossoazzurri alé lalalalalalalalala,
Rossoazzurri alé lalalalalalalalala,
Ohohohoho, ohohohoho,
Questo è un canto d’orgoglio e d’amor!”
Recitava più o meno così un coro della nord sulle note della lambada, danza molto diffusa durante i festeggiamenti di San Silvestro degli anni 90. Anni d’oro, anni che profumavano di serie C.
Oggi si sente un goloso odore di terza serie che arriva dalle cucine del campionato in corso, ma al tavolo, imbandito per cinque, play off inclusi, non c’è un posticino apparecchiato per le nostri serpi.
Almeno per ora.
E allora “aggiungi un posto a tavola che c’è un amico in più” sarebbe un simpatico stornello da cantare agli amici di Cavese, Barletta & Co, magari a suon di polpettine messe nel sacco ed impastate dalle sapienti mani del nuovo arrivato Citro che insieme a Saraniti, Burzio e Strambelli, costituiscono un attacco da paura, griffato Chef Montervino.
Il 2022 per la verità nel ristorante del Pres. Maci non sarà ricordato come un anno di grandi successi, la salvezza all’ultima giornata dello scorso campionato ed un piazzamento da media salvezza al giro di boa nel nuovo, lasciano l’amaro in bocca…e allora tutto lascia presagire che allo scoccare della mezzanotte moltissimi sostenitori rossoazzurri osservando il tappo fluttuante si augureranno un 2023 migliore, che magari profumi di serie C, che magari faccia rispolverare quella “lambada” ad una curva nord speriamo più gremita ed unita.
L’ultimo appuntamento con la rubrica Casara’ del 2022 sono convinto abbia stuzzicato l’appetito di molti, l’augurio di cuore è che stuzzichi la fame e l’orgoglio di tifosi e squadra.
Ed ovviamente un auspicio di buona salute, pace e serenità per tutti.
Forza 2023! Forza Casarano!
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