“Che anno è, che giorno è….questo è il tempo di vivere con te!”
È stato emozionante vedere ritrovarsi, a distanza di anni, vecchi amici che condividevano un’idea e una passione rossoazzurra.
La vecchia pantera ha scritto indubbiamente pagine indelebili di storia, il vecchio Cusp 1980 ha rappresentato per anni il tifo organizzato casaranese.
Il binomio “Commando-Casarano” comincia all’alba degli anni 80 , ormai più di 40 anni fa.
Un tifo popolare, numeroso, massiccio e prepotente che ha fatto parlare di sé in tutta Italia.
A metà anni 80 con la costruzione della curva nord, i Cusp trovarono la loro casa naturale, e proprio su quei gradoni, quasi come se fosse un sipario teatrale, la tifoseria si rese protagonista di celebri ed indimenticabili coreografie.
Per citarne solo qualcuna: Casarano-Salernitana, con una curva al bacio agli inizi degli anni 90 e poi, pochi anni dopo, con una stupenda coreografia con bandiere multicolor che comparivano all’apertura di un enorme sipario rossoblù. Ma anche la coreografia nella sfida al Catania, con un “ti amo” protagonista nel cuore della curva, oppure quella double face strafamosa del derby contro il Lecce.
In realtà ogni domenica era una festa: fumogeni, cori, tamburi, migliaia e migliaia di schedine lanciate in aria, rotoli e fuochi.
Il Capozza era un fortino difficile da espugnare perché il dodicesimo uomo in campo era il meraviglioso pubblico casaranese.
Oggi si sta riscrivendo la storia con una squadra che sta tentando l’impresa di risalire una montagna che sembrava impossibile da scalare.
La vetta ora non è lontana, ma sta mancando il vero sostegno del pubblico casaranese.
La serie C, il professionismo, il sogno della serie B.. nulla è dovuto. La storia bisogna riscriverla INSIEME!
Serve la voglia e l’entusiasmo di tutti, serve energia positiva e soprattutto serve che i dissapori vengano messi da parte per amore di quei colori che per noi rappresentano così tanto.
Le serpi domenica saranno impegnate a Barletta, per sognare ancora, per riaccendere l’entusiasmo, serve vincere in campo e sugli spalti, come una volta.
Forza vecchio cuore rossoazzurro.