Carmelo Imbriani
Molto spesso conosciamo poco della vita dei calciatori, delle loro famiglie, della montagna di emozioni, paure e speranze che costituiscono il bagaglio più intimo del loro percorso.
Conoscere Gianpaolo Imbriani vuol dire entrare in un vortice di emozioni, nel centro del ciclone di una storia di amore fraterno che supera i confini della morte, azzera il tempo e annulla lo spazio.
Nel 2013 Carmelo Imbriani si spegne a Perugia.
Da quel momento comincia il viaggio in giro per il mondo di suo fratello, con l’unico intento di ricordarlo. Tenendo vivo il ricordo in chi l’ha conosciuto e tenendo alto l’orgoglio dei figli per un padre che è dovuto partire troppo presto.
Carmelo Imbriani nasce a Benevento il 10 Febbraio del 1976 ed è nella sua città che raccoglie grandi soddisfazioni calcistiche come la promozione dalla serie C2 in C1 nel 2008 con al braccio la fascia da capitano.
La sua carriera inizia però a Napoli nel 1994, con la maglia partenopea sigla quattro gol di cui uno all’Inter nella stagione 95-96. Le strade tra Imbriani ed il Casarano s’incrociano nel 1997.
Il campano Gino Corrado, consulente di mercato delle serpi, costruisce sulla carta una squadra di grandi nomi con il chiaro intento di giocarsi la promozione. Policano, Imbriani, Miccoli, Quaranta, Nobile, il portierone Spagnulo, solo per citarne alcuni.
Nella stagione in cui si inseguiva un sogno si materializza invece un vero e proprio incubo, un’amara retrocessione in serie C2 e l’allontanamento dal calcio della famiglia Filograna, ritornata poi al timone della società solo recentemente.
Ma Casarano non dimentica i suoi calciatori. Cosi quando Carmelo scompare anche i tifosi rossoazzurri lo ricordano con grande affetto dedicandogli uno striscione.
Il lunghissimo viaggio di Gianpaolo Imbriani intorno al mondo nel ricordo di Carmelo non poteva non fare tappa anche qui nel Salento, a Casarano.
Un viaggio che ha lo scopo di realizzare campi di calcio nelle periferie dimenticate di tutto il mondo, in memoria di Imbriani, per regalare ai bambini un sogno, un pallone che rotola in un campo vero, con dignità.
Il racconto del viaggio in sé regala brividi ed emozioni. Autostop per spostarsi in tutto il mondo e l’accoglienza nelle case di famiglie del posto per avere un riparo ed un ristoro.
Un rapporto diretto con la gente che ha consentito di trasmettere in maniera empatica il profondo legame fraterno che lo spinge oltre ogni confine geografico.
E poi un libro “La storia di una promessa” che racconta in parole quanto dettato dal cuore.
Il viaggio di Gianpaolo non finisce qui, e allora buon viaggio Imbriani!
Carmelo Imbriani vive. Casarano non dimentica.