Nardò-Casarano 2-0: così va il calcio
Per il derby Nardò-Casarano non basta citare il solito cliché del confronto antropologico e territoriale. Stavolta si giocava un bel pezzo di serie C col Nardò che tallona a quattro lunghezze la Cavese capolista e il Casarano che guarda ai playoff come possibile risposta ad una stagione contraddittoria.
Un solo luogo comune ammissibile tra le centinaia disponibili: spesso i derby sono partite non bellissime dal punto di vista estetico e dannatamente intense dal punto di vista agonistico.
È la cifra distintiva di questo match che registra un sostanziale predominio territoriale dei granata, fattore ingigantito dall’assenza di alcuni uomini ideali per qualche break in ripartenza.
Alla squalifica di Strambelli corrisponde il rientro di Gianmarco Rizzo che nell’allestimento di mister Foglia Manzillo potrebbe costituire un’alternativa valida se il centrocampo non fosse una palude invalicabile piena di alligatori.
La partita – bruttissima – sembra un disco rotto che fatalmente si incanta sempre nello stesso punto: Nardò attacca senza un’idea precisa di gioco, Casarano risponde nel regno dell’ordinaria amministrazione superando raramente la mediana.
E così, dopo 40 minuti di calcio non proprio scintillante, sull’unica sbavatura della difesa rosso-azzurra e un paio di scivoloni fortuiti in area, il Nardò verga la partita con una nota di spietato cinismo: due autentici miracoli di Carotenuto sull’ex Lucas Dambros a distanza ravvicinata non impediscono a Ferreira di battere da pochi centimetri.
Fino a quel momento il Casarano non aveva mai mostrato segni di cedimento o affanno ma dopo il gol va letteralmente in pezzi il regno dell’ordinaria amministrazione rosso-azzurra. Il Casarano accusa il colpo mentre il Nardò si rinfranca del vantaggio.
Nella ripresa il Casarano prova ad invertire la polarità del match ma il calcio non sempre concede reminiscenze: stavolta invece di riacciuffare risultato, fortuna e morale il Casarano incamera il secondo gol e transita in un Getsemani di profonda meditazione per le quattro partite a venire.
La rete siglata dall’ex Dambros appare dubbia (per sospetto fuorigioco) ma non sconvolge l’equilibrio sostanziale di un match che ora costringe il Casarano a pensare – finalmente – in grande: battere la Cavese e fare un grandissimo regalo al Nardò che farà visita all’Afragolese. Così va il calcio, bellezze.
BUONA PASQUA ai numerosi amici della nostra rubrica, a tutta la tifoseria casaranese, alla squadra e alla società.