Non sarai il più forte, ma hai dimostrato che quando giochi, quando lo fai da squadra, con i tuoi compagni, va molto meglio.
Il parallelismo con la nostra città, con la sua gente, è fin troppo semplice. Solo uniti si può essere competitivi. Gli stessi giocatori messi in campo in maniera diversa; stessi protagonisti ma applicazione e mentalità differente possono portare a risultati sorprendenti.
E allora, a noi piace il Casarano visto con la Cavese. Un Casarano volenteroso, gagliardo, sfrontato. Non quello visto col Nardò, timoroso, impacciato, insicuro. La consapevolezza dei propri mezzi nello sport come nella vita è tutto.
Noi siamo il Casarano, è l’unica cosa da sapere. Avere cucita quella maglia sul cuore può portare ad imprese impensabili.
Come ad esempio centrare i play off. Come ad esempio vincere i play off. Se non lo sogni non lo realizzi. Abbiamo il dovere di non smettere mai di sognare, di tenere i nostri sogni accesi, in un posto sicuro, al centro di tutto.
L’unica cosa che conta veramente nella realizzazione di un grande sogno è che quel sogno sia il sogno di molti se non di tutti. È la condizione più importante, remare tutti nella stessa direzione, anche in mezzo alla tempesta più spaventosa, credendo in una meta.
Vedendo l’obbiettivo. Seguendo una visione.
E quando credi di aver vissuto una stagione deludente, di non aver dato il massimo, ti accorgi che non è ancora tutto scritto, tutto deciso. Che proprio da una stagione così complicata e difficile può nascere una tra le più grandi e belle soddisfazioni della tua vita. Inattesa, insperata.
Ti fermi, rifletti ed è chiaro che dipende da te, solo da te, cambiare l’inerzia delle cose. Puoi mettere in campo orgoglio, rabbia, brama di rivincita, puoi scommettere su te stesso più di quanto farebbe chiunque altro. Hai quella maglia magica sulle spalle, che pesa cent’anni di storia, che ispira l’ambizione di un popolo.
E allora corri più veloce che puoi, lotta su ogni pallone e fai gol. Per noi, per sempre.
Avanti serpi.