Il suo nome è Cosma, di cognome fa Rausa, alto 1 metro e 87 centimetri, peso chilogrammi 75, pulsazioni a riposo 36 battiti al minuto: a questo punto avrete già capito che si sta parlando di un giovane atleta, nato a Gallipoli il 16 luglio 2004.
Ma il ragazzo è di Casarano, come anche l’intera famiglia, composta dal padre Sergio, mamma Elena e due sorelle Aurora, la primogenita e Margherita la piccola: si tratta del primo ciclista che corre con i professionisti nella storia sportiva della Città.
Cosma Rausa, il primo ciclista professionista di Casarano
Quando gli mancano appena due mesi al compimento del diciannovesimo anno di età, ha già in bacheca numerosissime vittorie e piazzamenti, a partire dal suo esordio in bici nella categoria dei Giovanissimi (G6) all’età di 12 anni.
La trafila tra Esordienti, Allievi e Juniores, tra attività mista strada-ciclocross- MTB con la Società ProGit, lo ha portato, dopo la forzata clausura epidemica e attività ridotta nel 2020, ai due successi nel Campionato Regionale Allievi a cronometro di Binetto nel 2021 e nel Giro internazionale della Lunigiana in cinque tappe con la rappresentativa pugliese l’anno scorso.
In questo modo il promettente Cosma Rausa da quest’anno è nella formazione della D’AMICO, società dell’UCI Continental Teams, retta da Ivan De Paolis con sede ad Ancona e ha già partecipato con buon risultato al recente Giro di Sicilia in quattro tappe, nonostante una caduta, che gli ha precluso il Gran Premio Liberazione il 25 aprile a Roma.
Un ragazzo capace di conciliare studio e sport
In un piacevole incontro di quasi due ore nella sua abitazione a Casarano, alla presenza dei genitori e della sorellina, ho potuto scoprire doti oggi purtroppo rare in ragazzi di quell’età, la vita di un atleta ormai avviato al professionismo, ma che non trascura l’impegno per il prossimo esame di maturità, nonostante le assenze giustificate che lo costringono poi a recuperare al rientro dalle gare.
Abbiamo colloquiato a lungo su tecniche di allenamento e aneddoti di gara, fra cui quello spiacevole della caduta con escoriazioni multiple, compensato dall’emozione di vedersi al fianco di campioni fino ad allora visti in televisione, quali Alexey Lutsenko e Mark Cavendish.
Si allena da solo Cosma con ogni tipo di evento climatico su lunghe distanze preferibilmente sulle coste salentine e periodici stage con i compagni di squadra sulle salite della Basilicata e la supervisione del preparatore Marco Mauro di Acquaviva.
Infatti, è proprio lui a chiamarlo al telefono per la raccolta dati della sera, che da remoto forniscono al tecnico gli utili riferimenti sulla condizione fisico-atletica dell’atleta, per cui si allontana per un buon quarto d’ora.
Ne approfittiamo per distrarci dal ciclismo e parlare del Casarano Calcio con papà Sergio, tra i fondatori dei CUSP nel 1980, e sorseggiare il caffè offertoci dalla signora Elena.
Nel congedarmi, auguro a Cosma successi nella carriera ciclistica, ma anche all’Università, vista la sua intenzione di iscriversi a Scienze Motorie, un “casa e bottega” ottimo per il suo futuro nelle vita.
Il quadretto finale che mi porto nella mente per scrivere questo pezzo è quello di una bella famigliola serena e impegnata nel lavoro, nello studio e nello sport, ora pronta a raccogliersi spesso, nonno Attilio compreso, davanti al televisore, a gioire e soffrire, seguendo le riprese delle spettacolari corse del loro beniamino Cosma.