Proprietà transitiva: se A è in relazione con B e B è in relazione con C allora anche A è in relazione con C.
Tradotto in linguaggio da bar dello sport, sostituendo A col Casarano, B col Martina Franca e C col Fasano la valutazione attuale delle Serpi va spalmata su un range di 180 minuti ovvero i novanta giocati in Coppa contro il Fasano più quelli di campionato a Martina Franca.
Pertanto, se il Fasano di soppiatto si piazza in testa alla classifica e il Casarano gli recupera tre reti con autorevolezza e senso dell’identità; se i rosso-azzurri recuperano lo svantaggio al Tursi – in condizioni di minorità per l’espulsione di uno sprovveduto Vona – significa che il team Laterza quota almeno quanto un lanciatissimo Martina secondo in classifica per un’incollatura proprio alle spalle del Fasano.
Ma se la cruda matematica per qualcuno fosse solo un’opinione ecco servita la tesi confermativa: il trend ascensionale dei salentini non è solo numerico – in termini di classifica – ma anche caratteriale.
La squadra dà l’impressione di disporre di un potenziale offensivo in grado di colpire chiunque e dovunque ed in più ha selezionato il maschio alfa che alza il tasso emozionale del team. È Leonardo Perez che in Valle d’Itria ha fatto reparto da solo in attacco per supplire alla inferiorità numerica e si propone – per anagrafe, pedigree e doti caratteriali – come punto di riferimento del suo team. È sua la palma di migliore in campo del Casarano vs Martina.
Continua a brillare l’attaccamento del pubblico casaranese per la squadra. Non inferiori per numero rispetto agli ultras indigeni nonostante la lunga trasferta da affrontare, a tratti hanno offerto l’illusione – per entusiasmo e calore – di trovarsi al Capozza.
Meritano le intenzioni di onore alla maglia che sembrano provenire dallo spogliatoio dopo qualche stagione di “grandi firme” molto professionali ma mai “passionali”. E intanto il Casarano riprende il cammino.