LOS TRES TENORES
Per raccontare Casarano-Gravina il chiacchiericcio del nostro “bar dello sport”, fonderia nazional-popolare di altisonanti metafore pallonare, si spingerà alle estreme conseguenze chiamando in causa uno dei luoghi comuni più sfruttati del calcio: il tridente artistico LOS TRES TENORES.
Placido Marko Domingo–Rajkovic / tenore ma anche baritono fonde l’estro ad una morfologia perfetta per il suo ruolo. Estensione vocale e senso della porta: divini.
Luciano Nicola Pavarotti–Citro / sontuoso rifinitore “a 3 ottave” è l’artista dall’acuto lungo che mette i colleghi in condizione di brillare.
José Leonardo Carreras–Pérez / tenore dotato di impressionante presenza scenica, fa del solfeggio ritmico la sua arma più letale. Dirige l’Orchestra e il coro 4-3-3 il Maestro Giuseppe Laterza.
Il Casarano – dipinto manco fosse un Patrimonio Immateriale dell’Unesco per la stentorea visibilità dei suoi nomi – sapeva anche vincere ma non convincere e l’innamorata tifoseria rosso-azzurra doveva accontentarsi di un calcio che una volta trasferito dalla lavagna all’erba non incendiava la fantasia.
Va dato atto a coach Laterza di aver rimescolato le carte nella fase a cavallo tra i due gironi passando per due luoghi fisici che per noi sono diventati pure momenti dello spirito e della consapevolezza: le trasferte di Rotonda e Andria dove si sono manifestati estro e capacità di lotta, attitudine a modellare le partite e sovrumano desiderio di imporre il proprio gioco.
Dunque godiamoci le umane inclinazioni della caparbietà e della determinazione che – se unite a una buona dose di intelligenza – fanno fiorire le belle vittorie come quella ottenuta al Capozza contro un coriaceo Gravina. L’upgrade verso “Casarano 2.0” è il concorso di numerose componenti che Mister Laterza ha armonizzato dopo che la squadra aveva imboccato un tunnel critico superato da una seria riflessione societaria.
La convincente vittoria contro il team alto-murgiano, che comunque Infantino aveva preparato benissimo, è frutto dell’unico valore aggiunto del Casarano che finora – scusate il bisticcio – risultava “disgiunto”: l’estro e l’anarchia dei singoli, la follia di un colpo geniale che nessuna pianificazione può prevedere.
Il Casarano ha aperto le stalle dei suoi purosangue. Domenica prossima, in una giornata di calendario che nemmeno l’AI – Intelligenza Artificiale – avrebbe potuto concepire più intensa, si scontrano le prime quattro della zona play-off.
Come sempre, l’ultimo omaggio è per i tifosi che purtroppo nel match contro il Gravina hanno brillato solo per qualità del tifo, meno per quantità. Nel solco della memoria tracciato dal grande Gigi Toma che è passato a salutare il “suo Capozza” nella commozione dei tifosi, vi sproniamo ad offrire un contributo forte: domenica tutti uniti per gridare: FORZA CASARANO!